La radio è, o forse dovrebbe essere, un modo per “stare in contatto”, per diffondere idee e sogni, per comunicare attraverso la forma trasparente dell’aria che scavalca ogni ostacolo. Uno strumento popolare, democratico, libero, incontrollabile. Nell’autunno 1944 dalle colline piemontesi, introdotta dalle prime dieci note del popolare canto Fischia il vento, cominciava le sue trasmissioni Radio Libertà, un’emittente partigiana destinata a rappresentare un punto di riferimento e un modello di comunicazione nella lotta di liberazione.
Più di mezzo secolo dopo, un pugno di radio indipendenti, “ma libere davvero” combattono ancora l’omologazione dell’informazione, il controllo soffocante della politica sui mass-media, l’invadenza del marketing nella programmazione e provano ancora a confrontarsi con coraggio e partecipazione a una forma di radio che sappia esprimere un concetto elementare, ormai usurpato da personaggi e congregazioni decadenti, quello della libertà.
Michele Anelli intrecciando le vicende locali di Radio Libertà con quelle globali delle radio (ancora) libere e indipendenti che sopravvivono e combattono ogni giorno ne ha tracciato un sentito omaggio, ricostruendone l’identità sia attraverso un colto e meticoloso lavoro di ricerca storica, sia attraverso una narrazione semplice ma accurata che predilige sempre il lato popolare (e musicale) delle trasmissioni. Sulle frequenze di Radio Libertà (allora e oggi) trovano quindi posto Eugenio Finardi e Pierangelo Bertoli, i canti delle Resistenza e le canzoni ribelli dei Gang, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, i Clash e Billy Bragg, Elvis Presley e i Rolling Stones. (Nota pubblicata dall’editore)
Scheda
Titolo: Radio Libertà. Dalla radio della Resistenza alla resistenza delle radio
Editore: Vololibero
Autore: Michele Anelli
Data di Pubblicazione: Febbraio 2013
ISBN: 8897637124
ISBN-13: 9788897637127
Pagine: 128
Prezzo: 14 Euro- Sul shop on line dell’aditore col 15% di sconto
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