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La colmatina depurante di Iren

Apr19th
2013
5 commenti Scritto da admin

imagesLAVAGNA-Vedere l’effetto che fa. Il sindaco Giuliano Vaccarezza è tornato questa mattina sul progetto del depuratore alla foce dell’Entella per ribadire dalle colonne del Corriere Mercantile la propria linea. Vuol Vedere l’effetto che fa il proprio argomentare, capire se le sue parole potranno rinfocolare le braci del dissenso. E’ definitivo, un filo provocatorio. «Questa soluzione è l’unica percorribile». L’amministrazione del dialogo non dialoga e si avviluppa ai propri convincimenti come una biscia in amore. Vaccarezza è d’altronde convinto di offrire a residenti e turisti un servizio all’altezza delle reali esigenze in capo alla popolazione residente e villeggiante, fino ad intercettarne (letteralmente) i bisogni. Ritiene l’opera «necessaria» all’intero comprensorio, profetizza che i depuratori «bisogna cominciare a guardarli per quello che sono: un’opera fondamentale per offrire un buon servizio a cittadini e turisti». Assicura che non esistano aree alternative, come pure altre soluzioni proponibili. Adeguare il vecchio impianto? «Rispondo chiedendo perché non l’abbia fatto chi mi ha preceduto». Solo su un punto, invero dirimente, il sindaco non ostenta certezze: il tema della sicurezza. Chiede che gli studi preliminari diano «garanzie certe per l’incolumità dell’ambiente e delle persone». Prima di contribuire alla stesura del progetto definitivo Vaccarezza vuol garanzie che ad oggi non vi sono. Manca dunque il presupposto essenziale, l’avallo tecnico che opposizione, ambientalisti, grillini e Comune di Chiavari esigono. Perché nessuno tra loro è a priori contrario a depuratore consortile, quel che par improponibile è il sito scelto per la realizzazione dell’impianto. Solo in presenza di uno studio indipendente circa l’impatto dell’opera – un’analitica valutazione che dovrà necessariamente rivelarsi indipendente rispetto agli interessi in gioco – si potranno avere gli elementi per decidere. In difetto di questi – allo stato attuale non vi sono – le convinzioni di Vaccarezza circa la sostenibilità dell’opera valgono quanto la candidatura di Claudio Sabelli Fioretti al Quirinale, come peraltro una stima del rapporto costi-benefici eventualmente fornita da Iren. La multi-utility ha tutto l’interesse a costruire l’impianto, perché il depuratore muove una montagna di denaro. Le assicurazioni dei suoi tecnici devono essere tarate sulle inevitabili convenienze aziendali. Vaccarezza drizzi le orecchie.

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5 commenti

  1. darko's Gravatar darko
    19 aprile 2013 at 16:59 | Permalink

    La domanda che mi pongo e pongo ai sostenitori del progetto “vaccata” del depuratore di Lavagna nella colmatina_ sono disposti por signori a garantire con la loro reclusione e quella eventuale dei loro figli, danni compresi con il sequestro di tutti i beni, allorché da un fatto imponderabile e non previsto,si dovesse giungere al travaso dei liquami in mare? Semplice, se sono disposti e sottoscrivono un documento, bene, forse se ne potrebbe parlare.

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  2. Carlo's Gravatar Carlo
    20 aprile 2013 at 00:54 | Permalink

    Darko ma che domande fai? I figli poi…
    E come misuri i fatti imponderabili e imprevisti?
    Sicuro di essere sobrio?
    .

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  3. claudio vergano's Gravatar claudio vergano
    23 aprile 2013 at 12:04 | Permalink

    Invito tutti i lettori del Menabo ad intervenire alla breve dimostrazione che avverrà davanti al Depuratore di Lavagna (area portuale a ridosso della diga foranea, dietro i cantieri Sangermani) domani 24 Aprile alle 18.00. L’invito è rivolto a tutti coloro che, per motivi ed idee diverse, considerano il progetto della colmata, smettiamola di chiamarla con ridicoli vezzeggiativi, pericoloso per tutto il comprensorio.
    Più siamo e più è variegata e trasversale la nostra provenienza maggiore sarà la forza del nostro NO. Ovviamente lasciate a casa qualsiasi simbolo di partito, come farò io per primo, non perchè rinneghi la mia appartenenza, ma perche il territorio e l’ambiente appartengono a tutti senza distinzioni se non di capacità di buon senso ed obiettività.

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  4. claudio vergano's Gravatar claudio vergano
    25 aprile 2013 at 11:18 | Permalink

    Ieri sera la manifestazione di protesta e sensibilizzazione contro il progetto della Colmata (poco ina), organizzata in pochi giorni, ha dato esito estremamente positivo, non solo per il numero di partecipanti ma soprattutto per la loro qualità e diversa appartenenza. Erano presenti esponenti di associazioni ambientaliste del territorio, Verdi, Lagambiente, Ayushia, Contratto di Fiume, di movimenti come Partecipattiva o M5S e cittadini che militano o si riconoscono a destra, sinistra o centro dello schieramento politico.
    Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente chi si è messo in gioco in modo assolutamente multipartizan, bipartizan sarebbe riduttivo, per cercare di evitare un simile scempio.
    Sappiamo benissimo che il principale fautore del progetto, IREN, essendo una società a scopo di lucro e non certo una Onlus, continuerà per la sua strada come uno schiacciasassi, ma speriamo che altri, coloro che “amministrano” il nostro territorio, capiscano che un simile progetto sarebbe fonte più di problemi e costi rispetto ad altre soluzioni, non ultima quella caldeggiata dai Verdi di un depuratore comprensoriale nell’interno e non sulla costa, piuttosto che due depuratori separati per Bacino dell’Entella e Bacino del Petronio, in cui quello di Lavagna potrebbe essere realizzato in un paio di anni a differenza degli almeno 4, teorici, previsti per quello in colmata.
    Grazie ancora a tutti i partecipanti

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  5. Salvatore Cozzolino's Gravatar Salvatore Cozzolino
    25 aprile 2013 at 17:11 | Permalink

    Decadute oramai le tanto improbabili quanto indimostrate motivazioni addotte in Consiglio Comunale circa la presunta impossibilità di adeguare sul posto il depuratore esistente (mancanza di spazio, eccessiva onerosità delle opere di scavo) il Sindaco di Lavagna sembra chiudersi in un’altrettanto improbabile quanto comica difesa affermado “perchè non lo abbia fatto [l’adeguamento in sito del depuratore, n.d.r.] chi mi ha preceduto”.
    Dico comica, absit iniuria verbis, perchè egli sembra dimenticare di essere succeduto…a sè stesso in questo quinquennio che sta per volgere al termine: e dunque sta governando ininterrottamente da oramai nove anni circa.
    D’altronde riferirsi alle ancora precedenti Amministrazioni sarebbe assolutamente fuor d’opera dal momento che solo a far tempo dal 2008 l’opera in questione risulterebbe iscritta nel Programma degli interventi del Gestore del Servizio Idrico Integrato di acquedotto e fognatura approvato dall’Autorità d’Ambito Ottimale per la Provincia di Genova.
    Quanto poi al noto rifiuto opposto dall’Amministrazione Comunale alla richiesta di referendum sull’argomento in questione, fondato sul parere di legittimità, peraltro obbligatorio ma non vincolante, del Segretasrio Generale dell’Ente, va con l’occasione osservato che con altrettanta professionalità tale parere avrebbe potuto risultare favorevole anzichè contrario alla richiesta della Minoranza consiliare semplicemente subordinandolo/condizionandolo alla previa adozione dell’apposito regolamento previsto dallo Statuto dell’Ente, ponendo fine, con l’occasione, al tuttora persistente stato di inadempienza dell’Ente stesso.
    Ciò premesso, a ben vedere, l’attuale bulimia di Grandi Opere esplosa inopinatamente, al di fuori del Programma di Mandato in questo medio-piccolo Ente qual’è il Comune di Lavagna, sembra orientata più al comprensibile e condivisibile fine di dare una risposta alle eventuali contestazioni che potrebbero originarsi in futuro in sede comunitaria – così come ha rilevato il TAR Liguria nel recente caso del progetto di depuratore in località Ronco di Rapallo – piuttosto che risultare l’espressione di un’autentica volontà di fare.
    Va pertanto auspicato che questa bulimia trovi il suo naturale sfogo nel solo fare “carte” ma giammai nel fare “opere”, pena l’innesco di nuove, per così dire, bombe ad orologeria ambientali in questo prezioso Tigullio la cui fragilità è oramai testimoniata dalle cronache pressochè quotidiane ed è perciò sotto gli occhi di tutti, compreso quelli dello stesso Sinda co che, a quel che risulterebbe, non esitò ad attribuire i disastri delle mareggiate del 2011 alle modifiche apportate alla diga foranea.

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