CHIAVARI-Il decreto del ministro Cancellieri, guardasigilli di un governo politico Pd-Pdl, chiude la partita. Il Tribunale di Chiavari sarà soppresso, assorbito e fagocitato dalla sede giudiziaria genovese. Lo aveva deciso l’ex ministro tecnico Paola Severino, lo ha ribadito il collega politico Annamaria Cancellieri. Chiuso. Nonostante la mobilitazione senza precedenti degli operatori di giustizia, sostenuta da una stampa militante schierata contro le intenzioni governative. Da metà settembre carte a Genova, comprese quelle della Procura. A Chiavari resterà la trattazione di procedimenti civili ordinari e delle controversie in materia di lavoro, di previdenza e assistenza obbligatori pendenti al 13 settembre. Si tratta della nuova sconfitta di un sistema politico ed economico incapace di contrastare le piratesche incursioni delle istituzioni sovracomunali, che depredano progressivamente servizi e identità di una Riviera avviata all’obblio rappresentativo. Neppure il tempo di riprendersi dallo choc d’essere entrati nell’orbita della città metropolitana genovese, il Tigullio subisce lo smacco di vedersi saccheggiare il Tribunale nonostante il fronte comune – in verità un po’ brancaleonesco – organizzato per contrastare le romane volontà. Niente da fare, i faldoni degli archivi giudiziari sono già nelle scatole. Eppure due ministri dell’attuale governo, Angelino Alfano e Andrea Orlando, avevano promesso una battaglia senza precedenti per contrastare le volontà della Severino. Popolo delle libertà e Partito democratico hanno continuato a sostenere localmente le ragioni anti-serrata, assumendo iniziative autonome rispetto alla linea nazionale dei rispettivi movimenti. Che non è cambiata: Pdl e Pd sostenevano le iniziative di Paola Severino nel governo Monti ed entrambi appoggiano le prerogative Annamaria Cancellieri nell’esecutivo Letta. La linea dei maggiori partiti italiani è dunque spaccata, non tanto tra correnti interne ai medesimi, quanto tra sedi periferiche e segreterie nazionali. Ma anche le unità provinciali di Confindustria e delle altre sigle datoriali escono fortemente ridimensionale da questa vicenda, come pure le rappresentanze sindacali, entrambe incapaci di incardinare iniziative tese a indurre il governo al ripensamento. Un’umiliazione che non risparmia neppure la stampa locale, restia a produrre un’inchiesta autonoma circa la sostenibilità dei provvedimenti assunti da Severino e Cancellieri: l’essere andati sostanzialmente a traino dei togati manifestanti ha sottratto al territorio l’opportunità di contare su numeri e carte di produzione giornalistica. Restano i 14 milioni spesi per costruire l’avveniristico palazzo tra via Trieste e via Brizzolara, una struttura che dev’essere riconvertita e riassegnata ad usi alternativi dopo una trasparente e partecipata riflessione collettiva. Inutile piangersi addosso cercando alibi, si può vivere anche senza Tribunale. Ma con in testa un’idea di futuro.
lPod
Tribunale: stampa allineata
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Uno slogan durante la campagna elettorale recitava:”Vota Levaggi salva il tuo Tribunale” ….
Pomposamente Egli diceva ho appoggi politici di qua e di la’…..
Scandroglio responsabile anche lui della chiusura poiche’ voto’ a favore della delega al Governo per la riforma dei Tribunali e tutta la compagine PDL garantivano che il Tribunale non sarebbe stato chiuso…… ed invece…..
Questi politici che non capiscono che la gente non crede piu’ alle promesse elettorali spero che alle prossime elezioni debbano appendere le scarpe al chiodo …..
Si. Penso proprio che alle prossime elezioni, siano esse anticipate piuttosto che europee, il mio voto non lo darò, in nessun caso, a un qualsivoglia candidato ligure di questa legislatura. Mi piacerebbe moltissimo che il mio esempio fosse seguito da tutti gli elettori liguri, indipendentemente dalla loro “brand” politico che, almeno in questo caso, si è rivelato del tutto secondario posto che tutti insieme gli stessi parlamentari, “coraggiosamente”, in un empito di orgoglio sfrenato, se ne sono stabattuti del problema !
Leggo con stupore la relazione storica che Podestà offre sulla questione del tribunalicchio chiavarese. Conosco quell’inutile apparato di fintagiustizia da anni per averne varcato la soglia numerosissime volte e non sempre per questioni che riguardassero esclusivamente la mia persona e sarei disposto a discutere con chiunque gli effetti deleteri di quell’apparato sul territorio di competenza, in particolare con qualche Trossarello di turno. Conosco altresì piuttosto bene il Trattato di Lisbona all’interno del quale l’art. 1 bis indica con chiarezza che la UE, dopo il 13 dicembre 2007, attraverso il Trattato (sovracostituzionale!!!!), ratificato da Prodi e D’Alema su delega di Napolitano, DETERMINA (non c’è scritto “suggerisce”….) la vita degli stati membri !!
Già qui, nelle prime pagine c’è scritto che i parlamenti nazionali, i “governicchi” regionali e le altre strutture del singolo stato sono pressochè inutili……….PERCHE’ “DETERMINARE” non significa invitare ad un lavoro “politico” successivo un ente in sottordine, ma significa ORDINARE un percorso che, fino a prova contraria, lo sviluppano i dirigenti dei ministeri , in OBBEDIENZA alle direttive della UE e non sono certo i “parolai”, rossi o neri che siano, a influenzare le vicende dei singoli stati membri…..
Nel Titolo 1, all’articolo 2a c’è piena conferma di quanto appena scritto…..perchè si introduce il concetto della “COMPETENZA ESCLUSIVA” della Commissione Europea e ne vengono ben chiaramente indicati i “campi”!
Ecco allora da dove nasce il mio stupore; ecco che mi accorgo come anche Podestà, di cui condivido ben poco della visione del mondo, ma del quale ero ben certo facesse uso dell’informazione e della cultura/conoscenza prima di scrivere e per tale ragione l’ ho sempre considerato persona utile all’interesse sociale, diventa un “parolaio” come i politici della peggior specie. Quei politici che dal 2007 (anno della ratifica), ma anche da molti anni prima, sapevano bene che cosa sarebbe successo all’Italia e non ne hanno mai fatto menzione al popolo (sostanzialmente inconsapevole) curando solo di mantenere il più possibile i loro rilevanti benefici fino al momento in cui, improvvisamente, la popolazione si renderà conto della GRANDE MENZOGNA e li caccerà a calci in culo……………………comprendendo che non contano praticamente nulla !
Nell’Europa corretta e civile, ogni ordine di scuola propone letture attente dei Trattati che determinano la vita dell’Europa (di cui l’Italia fa parte, anche se troppi non se ne rendono conto!) e prepara i giovani alla “visione” del futuro che, com’è ovvio, non prevede l’esistenza di parlamenti nazionali, governi regionali, tribunali inutili, ospedali per malati “indotti” e tutte le altre forme di parassitismo economico…………………Basta leggere le carte è le verità vengono fuori !!
http://www.retelevante.com/2012/10/tutto-quello-che-non-ti-dicono-e-vero.html
Gentile Pescino, non capisco quel che mi imputa. La mia non è una considerazione retorica, davvero mi sfugge l’elemento critico, ad eccezione di una generica allusione allo stile parolaio nel quale sarei scivolato. La conforti sapere che ho semplicemente espresso alcune riflessioni, che non hanno alcuna velleità di elevarsi ad altro.
@Podestà, provo a spiegarmi in maniera più chiara. Parto dal presupposto che un giornalista e una testata che propone “certune divagazioni” debbano offrire contributi alla conoscenza la quale, fino a prova contraria, discende dalla lettura degli atti. Il caso di specie (tribunale – così come proposto qui e negli altri media) è uno dei tanti “fattori della disinformazione” che alimentano la credenza nel popolo nella valenza della funzione di “politico” in una fase storica di ribaltamento totale dei ruoli che pone il “politico” in una chiara posizione di inutilità “parassitaria”. L’efficacia dei trattati europei, irrevocabili (!!), è certa e documentata sulle pagine ufficiali della UE. Dunque “lottare” ostinatamente contro le direttive europee per salvaguardare le corporazioni è motivo di gravame economico ulteriore per la popolazione, già sufficientemente aggredita dalla tradizionale azione di “prelievo” dalle casse pubbliche che gli amministratori perpetuano da decenni. Questo intendevo…… ed è ciò di cui, qualche tempo fa, trattammo io e lei come argomento comodamente seduti su una panchina di piazza Roma. Altra cosa sarebbe ri-tornare nei locali della curia, sui passi ricordati nel libro Podestà/Cascino, “Dalla Croce alla Stella” che ho avuto modo di leggere con interesse……….in quel volume si “faceva luce”, con merito, qui mi pare che si viaggi, invece, su una linea di collaborazionismo con gli “oscurantisti”. Non possiamo pretendere che la Severino, la Cancellieri o chissà chi altro dei “minori” vengano a dirci: “senti popolo, vorrei ricordarti che io OBBEDISCO alle direttive europee e dunque non conto più del due di picche con la briscola a quadri…”, ma DOBBIAMO pretendere che i veicoli di informazione dicano chiaramente con quale “mazzo di carte” si gioca e, in particolare, chi è il MAZZIERE !!
Sono in parte d’accordo con lei, Pescino. Rivendico tuttavia il diritto di scrivere una riflessione conducendola implicitamente a fonti documentali. Se il tema è la soppressione del Tribunale, esistono numerose interpretazioni della notizia. Vi sono gli atti (che nell’articolo ho ritenuto di ignorare) ma non solo. Vi sono per esempio le reazioni che il provvedimento governativo ha suscitato, per esempio di politici e testate giornalistiche. Su questa direttrice ho impostato il pezzo, desiderando contenere lo scritto in poche righe. Gli organismi sovranazionali hanno un’indiscutibile centralità in questa storia, ma non è di questo che ho voluto occuparmi. La mia intenzione era porre in contraddizione parole e azioni dei ministri (Alfano e Orlando) che si sono pubblicamente impegnati nella difesa del Tribunale sulle piazze levantine, salvo poi aderire alla linea ministeriale senza tradire alcuna vergogna. Anche la stampa (tutta) è andata a traino dei Trossarello e Capitan Ventosa di turno, denunciando preoccupanti lacune spero solo organizzative. Chi scrive è in ogni caso condannato a non essere esaustivo, specie nei giornali. Per esaurire un argomento talvolta non basta un libro, tant’è vero che esistono le nuove edizioni.
Ho ben compreso come non ci fosse riferimento al “potere assoluto” degli organismi sovranazionali ed è stato proprio questo motivo che mi ha spinto a mettere in atto una “critica”. Ribadisco ancora come la mia visione e la sua, certamente opposte, confliggano sempre, così come avemmo a discuterne a voce, ma, a tutela delle giovani generazioni e dell’eredità politica che lasceremo loro (sia io che Lei), mi sforzo di convincere chi scrive pagine web o giornali o chi parla in TV, che non è minimamente onesto affrontare i “problemi secondari” (o “derivati”) se primariamente non si mettono sul piatto le “carte” con cui si dovrà giocare la partita. Il Tribunale di Chiavari (e gli altri in tutta Italia), l’ospedale di Rapallo (e gli altri in tutta Italia), i cantieri come quello di Riva (e gli altri in tutta Italia) e così via, non sono più nella disponibilità decisionale di coloro che il popolo crede siano ancora “decisori”. Una volta acclarato questo, si può allora fare informazione corretta e dire al popolo che l’Europa c’è, è viva e lancia segnali che al popolo possono dare solo vantaggi……..se non si “appoggia” a falsi mediatori. Se fosse mai sua intenzione avviare una discussione documentale sulla questione UE, mi troverebbe disponibile e sarebbe utile a molti !
Gentile Signor Pescino,
mi perdoni se mi intrometto nel suo interessantissimo dibattito con il Direttore Podestà, ma vorrei tentare di esprimere un mio mini pensiero a proposito di chi sia….il “mazziere”. Il dubbio di chi sia il “mazziere”, appunto, non l’ho mai avuto, a prescindere dai veicoli di informazione del nostro “bel Paese” in molti casi distorcenti, anzi, quasi sempre, al fine di mantenere una bella classe politica che si possa fare più o meno allegramente…i cavoli (?) propri. Ciò premesso credo che la Germania della Merkel, in questi giorni particolarmente sugli scudi, meriti incondizionatamente tale ruolo. Per conseguenza la stessa UE non potrà che prenderne atto e la nostra “bella Italia”….pure. Senza tirare in ballo Pirandello….così è, se vi pare, e quindi non rimane che prenderne atto evitando, per il futuro, di….etichettarla – la Merkel – con particolari anatomici, particolarmente eleganti, come le SUE (di lui) famose cene. (ogni riferimento è puramente casuale).
Così, tanto per sdrammatizzare, posto che “la situazione politica in Italia è grave, ma non è seria”, come ricordava il buon Flaiano….
I miei migliori saluti.