Prima della crisi finanziaria del 2008 è difficile trovare un evento che abbia inciso sugli assetti del mercato mondiale in modo traumatico quanto il cosiddetto «shock petrolifero» del 1973. Il costo della fonte energetica più diffusa, il petrolio, è schizzato in alto non per giochi di Borsa ma per una decisione politica dei paesi produttori. I due primi saggi che compongono questo libro si collocano in quel contesto: uno ricostruisce le vicende che hanno portato alle decisioni dei paesi produttori di petrolio di costituire un cartello unitario, mentre l’altro riscopre alcuni scritti di Karl Marx che consentono di seguire la genesi delle sue teorie della crisi e delle sue teorie sul denaro e il credito.
Oggi, dopo la crisi dei mutui subprime del 2008, il pensiero marxiano, qui analizzato, rivela una sorprendente attualità, confermando ancora una volta la prodigiosa capacità del suo autore di decodificare i meccanismi del mercato.
Completa il libro un testo sulla crisi di un settore specifico dei servizi: quello della navigazione di linea delle navi portacontainer, che rappresenta uno dei veicoli principali della globalizzazione.
Dagli anni Settanta a oggi, la riflessione di Sergio Bologna rappresenta il tentativo di fornire una lettura audace delle trasformazioni e delle crisi del capitalismo contemporaneo, attingendo tanto al pensiero politico quanto alla sua propria attività di consulente e studioso nel campo della logistica e del trasporto merci.
Scheda
Titolo: Banche e crisi
Dal petrolio al container
Editore: Derive Approdi
Anno pubblicazione: 2013
Autore: Sergio Bologna
Postfazione di Gian Enzo Duci
Pagine: 200
Pezzo: sito editore € 14.45
Collana: I libri di DeriveApprodi
Tema: Debito e crisi Economia e lavoro
ISBN: 978-88-6548-080-9
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