Venerdì 4 ottobre alle 21, presso la Sala riunioni della Croce Verde di Chiavari, Largo Casini, 10, è in calendario la presentazione del volume Sentinelle perdute: gli anarchici, la morte e la guerra di Maurizio Antonioli, BFS edizioni. Intervengono l’Aurore e Franco Bertolucci (Biblioteca F. Serantini). Organizza il Centro Donato Renna.
CHIAVARI-Nella pubblicistica, nella poesia, nella canzone anarchica la morte è un’immagine familiare, quasi invocata. Ma di quale morte si parla, la morte di chi? Tenendo nel mirino tale interrogativo, Antonioli rintraccia alcune stimolanti risposte indagando la produzione culturale del movimento, in particolare le sue espressioni meno “impegnate”. Nel garibaldinismo di fine ottocento, nel rapporto con D’Annunzio, nell’interventismo e nell’ antimilitarismo all’epoca della Prima guerra mondiale prendono forma diverse immagini della morte, comuni all’immaginario anarchico e popolare. La morte delle “vittime invendicate” dell’ingiustizia sociale, quella del nemico “borghese, sfruttatore, papa o re”, ma soprattutto quella di chi cade combattendo per l’ideale: il titano, l’eroe, il martire. Bruno, Caserio, Ferrer, Gori: un pantheon di “cavalieri dell’ideale” ma anche di “cavalieri della morte e del dolore”. E una morte che, da sacrificio in vista della vittoria, sitrasforma anche in morte “per nulla”, “bella e vendicatrice
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