A trentacinque anni dall’approvazione della Legge 180 voluta da Franco Basaglia, Piero Cipriano, lo psichiatra riluttante, ci racconta cosa significhi ricoverarsi oggi in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC). E lo fa con un’opera letteraria che ha la potenza espressiva della fiction e la ricchezza di informazioni del saggio. Grazie al suo sguardo impietoso, scopriamo che proprio quei luoghi che nelle intenzioni del legislatore avrebbero dovuto garantire una gestione umana ed efficace delle crisi psichiatriche, si sono troppo spesso trasformati nelle roccaforti di una vera e propria cultura manicomiale. Attraverso una carrellata di personaggi, Cipriano ci racconta come il potere del sano sul malato sia ancora gestito in modo totalmente arbitrario e burocratico, tanto da invertire i ruoli: oggi quelli socialmente pericolosi sono proprio coloro che dovrebbero garantire l’accoglimento umano di tutte le situazioni di sofferenza che rendono necessario un ricovero psichiatrico (Nota pubblicata dall’editore)
Scheda
Titolo: La fabbrica della cura mentale
Diario di uno psichiatra riluttante
Editore: eleuthera
Autore: Piero Cipriano
Anno 2013
Pagine 176.
Euro € 14,00
EAN 9788896904411
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