Tre donne nello scenario del secolo delle guerre e delle rivoluzioni. Ultime tracce di un mondo di relazioni cancellato, di un’umanità di cui il denaro che produce denaro può fare a meno.
Storie che provano a restituire voce alle ragioni ammutolite dalla Storia scritta. Storie del tradimento di saperi, dell’inganno del progresso mercantile, del grande affare delle guerre, della rottura del patto con la vita e del prezzo per non averne difeso le condizioni. Storie di sfiduciata resistenza, di subordinate aspettative, di imprevidenza di morte per vanagloria di crescita illimitata.
Tre donne che si passano il testimone nel racconto del rapido consumarsi della civiltà dell’illimitato sfruttamento di ogni risorsa. La stessa che continua a promettere futuro, felicità e benessere, a vendere il proprio modello a chi oggi ne sta seguendo le orme, dopo aver brutalmente compromesso con i suoi punti di non ritorno la riproduzione di un’impronta umana nella vita del pianeta. Dopo aver sterilizzato nei registratori di cassa libertà, diritti, comunanze e mascherato la sua offerta di ogni miseria con gli ammiccamenti alle virtù della sudditanza.
Tre donne che chiudono in un circolo virtuoso le battaglie di una manciata di generazioni per mantenere il senso di sé e il legame con i fondamenti dell’esistenza. Nel silenzio, nell’ascolto, nella riconoscenza verso chi ha tracciato un percorso forse ancora praticabile (Nota pubblicata dall’editore)
Scheda
Titolo: Lascia che il mare entri
Anno pubblicazione: 2013
Editore: Derive Approdi
Autore: Barbara Balzerani
Pagine: 96
Collana: Narrativa
Tema: Donne e femminismi
Prezzo: 12.00 in uscita
ISBN: 978-88-6548-087-8
Salve mi chiamo Nunzio Curigliano, sono calabrese ed il prossimo 8 di luglio compirò 33 anni. Ho vissuto per quasi 20 anni a Roma ma dal luglio del 2013 abito a Maccarese in provincia di Roma, presso mio zio. Non ho mai letto il libro “Lascia che il mare entri” di Barbara Balzerani.