La società non è la somma di rapporti bilaterali concreti, tra persone che si conoscono reciprocamente. È un insieme di rapporti astratti di persone che si riconoscono come appartenenti a una medesima cerchia umana, senza che gli uni nemmeno sappiano chi sono gli altri. Come può esserci vita comune, cioè società, tra perfetti sconosciuti? Qui entra in gioco la cultura. Dopo “Fondata sul lavoro”, Gustavo Zagrebelsky prosegue la sua riflessione sui principi della Costituzione: al centro di questa riflessione stanno le idee, la loro importanza nella nostra esistenza, la gioia che possono procurare e i pericoli che ne insidiano l’autenticità. Senza idee, non c’è cultura; senza cultura non c’è società. E, senza libertà della cultura non c’è libertà della società (Nota pubblicata dall’autore)
Scheda
Titolo: Fondata sulla cultura. Arte, scienza e Costituzione
Anno pubblicazione: 2014
Editore: Einaudi (collana Vele)
Autore: Gustavo Zagrebelsky
Prezzo di copertina: € 10,00
Pagine: 109
Disponibile in eBook a € 6,99
Bello, lo sto leggendo.
Se il rapporto tra cuiltura e lavoro è una travagliata storia, come sempre tutta italica, Zagrebelsky definisce ed esplicita che cultura è lavoro ed assolve ai dettami degli art. 1 -4 -9 della nostra Costituzione, che non sarà la più bella del mondo, ma non è niente male.
Approvo incondizionatamente. Un apprezzabile saggio che mi ha fatto ritornare in mente i Vittorini & Calvino de’ “Il menabò” dei loro fecondi anni ’60…..