il Menabò
  • Home
  • Contatti
  • Editoriali
  • Eventi
  • Happening
  • il Menabò
  • Narrativa
  • Politica
  • Privacy – Policy – Cookies
  • Recensioni
  • Saggistica

Le Brigate Rosse e la rivoluzione

Mar29th
2014
1 commento Scritto da admin

untitledRecentemente ho partecipato ad un incontro pubblico il cui relatore unico era Enrico Fenzi, ex docente di Letteratura italiana all’Università di Genova, ritenuto (secondo me a torto) uno degli ideologi delle Br. A fine serata un contestatore lo ha incalzato con una furiosa intemerata. L’uomo ha sostenuto che le Br agissero in nome di un’ideologia – la rivoluzione armata anti capitalista, per dirla in estrema sintesi – che intendeva sostanzialmente rappresentare i bisogni del proletariato. Il problema è – questa la tesi del contestatore – che alla stragrande maggioranza delle tute blu interessava solo migliorare la propria condizione di lavoro in fabbrica, comprare la macchina nuova e fare le vacanze con la famiglia una volta l’anno, altro che rivoluzione armata. Un’ideologia sovversiva basata su presupposti totalmente infondati, dunque. Credo avesse ragione: occorre guardare la realtà con onestà. Al popolo italiano le rivoluzioni non piacciono, troppe energie mentali da investire. Meglio aspettare qualcuno che decida, non importa sia Mussolini, Berlusconi o Renzi. Basta che decida di fare qualcosa, togliendo al popolo la scocciatura di pensare.

Lorenzo Podestà

Senza categoria
Condividi Twitter Facebook Delicious StumbleUpon E-mail
← Ho ucciso un principio
Individuo e comunità →

1 commento

  1. Beppe Grossi's Gravatar Beppe Grossi
    2 aprile 2014 at 18:42 | Permalink

    Già. Penso anch’io che il popolo italiano sia fatto di una pasta particolare, ovvero che la sua rappresentazione plastica sia quella amaramente raffigurata dal Crozza di “italialand” piuttosto che dal new entry Anzalone. Si potrebbe discutere a lungo sul perché e sul percome personaggi come Razzi, Scilipoti, De Gregorio dalle “vis” particolari, solo per citare i più comici, siano arrivati alla politica….e ci siano rimasti grazie ad una legge immonda che glielo ha permesso. Capisco l’ex “chevalier”, recentemente….disarcionato – come direbbe il “fustigatore” de “La Repubblica” prof. Franco Cordero – che abbia la necessità di difendere il malloppo con le unghie e coi denti, ma non capisco il prof. Fenzi che pensava, dico pensava, che il popolo italiano potesse pensare – passatemi la ripetizione – di fare la rivoluzione….

    Log in to reply.

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per pubblicare un commento.

Commenti recenti

  • mouse click the next page su Expo. Show must go on?
  • Nunzio su Libri. Al via il Salone di Torino
  • Lorenzo Podestà su Privacy – Policy – Cookies
  • Beppe Grossi su Expo. Show must go on?
  • celoduro su Lega e populismo

Pasolini di Raffaeli

contenuto bloccato

Cos’è la filosofia?

contenuto bloccato

Chiesa sul terrorismo

contenuto bloccato

il principio passione

contenuto bloccato

Peppino Impastato

contenuto bloccato

Utopie minimaliste

contenuto bloccato

Articoli recenti

  • Scienza e ateismo
  • La statua di Montanelli
  • La Repubblica di Elkann
  • Tornare a Hegel
  • Apologia della critica
  • La Chiesa non sconfessi la Genesi
  • L’intolleranza del Fascismo
  • Eutanasia, la vita è un dono?
  • Sea Watch, tra Socrate e Carola
  • L’anima dopo la morte
  • Morte e anima
  • Fine vita, darsi la morte o attendere
  • Ripartire da Camus
  • il Dio tradito
  • Filosofia luogo di battaglia
  • Labirinto Black Friday
  • Coltivare lo spirito critico
  • Il verduriere xenofobo
  • Una legge senza ragione
  • Aborto, Dio è morto?
  • Verità supposta
  • Il senso di Salvini
  • La banalità del male
  • Radical rude
  • Libri e cavoli
  • Di Battista la soluzione
  • Libertà di stampa!
  • Futurismo e Fascismo
  • Fenomenologia grillina
  • L’uomo della verità
  • La Carta straccia
  • Capitale e anticapitale
  • Ciao Giangi
  • Stupida violenza
  • Homo Cyborg
  • Radicali e jiād
  • Perchè Traversi no?
  • Chiavari, brutte maschere
  • La morte di Fidel
  • Corleone libera?
  • 5 Stelle, ultima chiamata
  • La sporca bellezza
  • XXV Aprile, Liberazione
  • Razzismo, negazione dell’uomo
  • Anarchies Studies
  • Ciao Lucifero
  • Architettura del dissenso
  • Né obbedire né comandare
  • Tradizioni e dolore
  • Bakunin, il demone della rivolta

Archivi

  • agosto 2020
  • giugno 2020
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • settembre 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • maggio 2017
  • aprile 2017
  • novembre 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013

Pagine

  • Contatti
  • Editoriali
  • Eventi
  • Happening
  • il Menabò
  • Narrativa
  • Politica
  • Privacy – Policy – Cookies
  • Recensioni
  • Saggistica
marzo 2014
L M M G V S D
« Feb   Apr »
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31  

EvoLve theme by Theme4Press  •  Powered by WordPress il Menabò