Venerdì 11 aprile alle 21.00 nei locali della libreria lazafra in via Vittorio Veneto a Chiavari, Mario Pezzella presenta il libro di Massimo Cappitti “Pensare dal limite – contributi di teoria critica” editrice ZONA., dialogando con l’autore e con l’editore Piero Cademartori e con quanti vorranno intervenire
Massimo Cappitti
Insegnante, fa parte del Centro Franco Fortini e delle redazioni delle riviste «La società degli individui» e «Consecutio temporum».Collabora alla cattedra di Storia della filosofia dell’Università degli Studi Roma 3.
Il libro raccoglie contributi dedicati a figure che, nella gran parte dei casi, hanno esercitato la propria riflessione fuori dalle istituzioni ufficiali. Privi, pertanto, della protezione delle pigre e rassicuranti corporazioni accademiche, tuttavia, non hanno mai esitato a gettare lo sguardo sulla “devastazione” e il negativo del proprio tempo né si sono ritratti davanti all’“orrore”, eludendolo oppure tentando di addomesticarlo o, ancora, ricercando con esso una complice conciliazione. Intellettuali radicali, perché non hanno mai abdicato alla critica dei feroci principi dominanti, della brutalità del dominio e dello sfruttamento. Hanno, dunque, sempre pensato dal limite, esponendo, così, il pensiero al rischio della sua inconcludenza e infondatezza, soprattutto quando esso venga meno al suo compito di porre in evidenza la disumanità presente, rinunciando così alla sua tensione trasformativa.
In questo libro sono trattate figure di intellettuali che “hanno dato voce alle dissonanze e alle discontinuità, opponendosi alla totalità che raccoglie in sé, annullandole, le singolarità”, come Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Rosa Luxemburg, Elias Canetti, Günther Anders, Danilo Montaldi, Gustave Flaubert e Don De Lillo.Pensatori dal limite e del limite, per “stabilire prospettive in cui il mondo si dissesti, si estranei, riveli le sue fratture e le sue crepe”.Da ricordare anche il contributo di Cappitti ai volumi dedicati da Jaca book al pensiero critico dello scorso secolo nella collana appunto Altronovecento.
Mario Pezzella
Mario Pezzella ha studiato presso la Scuola Normale Superiore e presso l’Università di Pisa, dove si è laureato in Filosofia con una tesi sul pensiero di Walter Benjamin. Ha conseguito il Doctorat de troisiéme cycle en Philosophie, presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, con la supervisione del Prof. Louis Marin. Ha inoltre conseguito il DEA in Réalisation cinematographique presso l’università di Nanterre, con la supervisione del regista Jean Rouch. Mario Pezzella è attualmente Ricercatore confermato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e si occupa di Estetica. In particolare, conduce dal 2005 un seminario di “Cinema e filosofia”, all’interno della Scuola.
Ha organizzato presso la Scuola Normale il convegno “Immagini del classico negli anni Venti e Trenta del 900; e, in anni passati, diversi seminari e gruppi di lavoro presso il Gabinetto Viesseux di Firenze. Ha collaborato alla progettazione della collana “Il lessico dell’estetica”, presso la casa
editrice Il Mulino. E’ stato docente affidatario di Estetica per cinque anni presso l’università della Tuscia e per tre anni presso l’Università di Firenze. E’ attualmente redattore della rivista Iride e collabora alla pagina culturale del Manifesto.
LIBRI PUBBLICATI:
L’immagine dialettica, ETS 1983.
La concezione tragica di Hoelderlin, Il Mulino 1993.
Estetica del cinema, Il Mulino 1996.
Narcisismo e società dello spettacolo, manifestolibri 1996
Il volto di Marilyn, manifestolibri 1999.
La memoria del possibile, 2009
Ha pubblicato saggi in diverse riviste italiane e francesi, tra cui aut-aut, Iride, Controtempo, Anima, I fogli di Oriss. L’ospite ingrato.Ha curato l’edizione italiana de Il simbolismo funerario degli antichi, di J.J.Bachofen.
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