Leggendo i commenti inerenti l’annunciata contestazione dei centri sociali alla visita di Matteo Salvini prevista domani a Genova, la loro miseria concettuale ed espressiva, il muscolare rimando ad un nazionalismo d’antan in cui sono intrisi e, soprattutto, la tragicomica rappresentazione iconografica, a corollario dei medesimi, di un duce-demiurgo di rimando quasi messianico, in verità poco onorevolmente deposto dal suo stesso Gran Consiglio prima che dalle forze resistenti, penso che davvero il Fascismo sia l’espressione primordiale dei nostri peggiori istinti. Sia il punto di partenza di ogni pensiero che ci è dato produrre prima che intelligenza, sensibilità e cultura lo elevino al rango di pur elementare ragionamento. Questo senza voler difendere acriticamente la posizione di taluni centri sociali, generalmente portatori di un’utopica e ultra ideologica dottrina semplicemente inconciliabile con la ragione.
Salvini a Genova
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Caro Direttore,
le confesso, innanzitutto, che la lettura “tutta di un fiato”, delle prime dieci righe del suo fondo “Salvini a Genova”, seppure perfette nel rispetto della “consecutio temporum”, mi ha….leggermente tramortito. Non certo il loro concettuale contenuto, naturalmente, che totalmente condivido, ma la lunghezza del periodo, secondo me molto intellettuale, ma non di facilissima lettura, particolarmente nel caso – con tutto il rispetto, per carità ! – di un giornale “on line”….
Ciò premesso, mi azzardo ad esprimere quello che anch’io avevo scritto, non più di tre mesi fa, per un giornale cartaceo di Ancona, sul neo demiurgo lombardo, estrapolando un passaggio di un mio lungo articolo, apparso, fra l’altro, in prima pagina:
…..”se, poi, si pensa al Salvini da Milano che, a parere di un mio conoscente medico psichiatra, rappresenta il classico tipo del “bauscione” milanese dalle caratteristiche fisiognomiche del salumiere dal viso perfettamente paffuto e levigato, dalla parlata facile e furba unita ad un sorriso accattivante del bottegaio vero, ma con l’aggravante di ritenersi il possibile nuovo leader della destra italiana, ovvero di ciò che in Francia è rappresentato da Marine Le Pen, figlia dell’ultra antisemita Jean-Marie, l’avvenire non potrebbe essere più sconvolgente”…
e, poi, continuavo, confidando nella protezione degli dei…
Da notare che l’articolo era stato scritto prima che il sullodato si fosse dotato di una bella barba, al fine di essere vagamente scambiato per un intellettuale, carente, però, di occhialini rigorosamente rotondi, nonché di apparire seminudo – ma con cravatta, ovviamente verde – sulla copertina dell’Espresso !
Certo Salvini non è il Tambroni che aveva provocato i famosi moti di Genova del ’60, per cui molto pochi genovesi– secondo me – “se lo fileranno!”
Comunque….”mala tempora currunt”…
Beppe Grossi