Giuseppe Murolo è presidente dell’Associazione TRADIZIONE E LIBERTÀ.
Già Consigliere Comunale del Comune di Genova per due mandati (2002 – 2012). In tale periodo è stato Presidente della Commissione Affari Istituzionali e Generali (Commissione di controllo e garanzia che per Statuto spetta all’opposizione) e membro delle seguenti commissioni comunali: Decentramento, Urbanistica, Bilancio, Servizi sociali, Sport e tempo libero, Attività economiche, Cultura.
Nato nel 1954, coniugato, un figlio, dopo gli studi in Legge, ha iniziato giovanissimo (23 anni) a lavorare nel settore del Credito e Assicurazione; oggi è un Funzionario Procuratore di un’importante Gruppo Assicurativo.
Sino da giovane ha militato nel Movimento Sociale Italiano e successivamente, dalla sua fondazione, in Alleanza Nazionale. Nel 2008 ha aderito al Popolo della Libertà, nel quale è stato nominato Vice Coordinatore Metropolitano di Genova, e ,nel 2011, a Futuro e Libertà, nel quale ha ricoperto la carica di Coordinatore Provinciale. Nel 2012 dava le dimissioni da FLI ritenendo traditi alcuni Valori non negoziabili: Amor di Patria, Rigore Morale e Socialità.
E’ sempre stato un convinto animalista ed ha sempre avuto una costante attenzione ai temi della vivibilità e della difesa dell’ambiente. Per tale forte impegno ha ricevuto nell’ottobre del 2004 il premio San Francesco, quale “politico genovese” che nel corso dell’anno si era maggiormente battuto a favore degli animali e per la migliore qualità della vita in città.
Dott. Murolo, Quali sono i punti più urgenti da affrontare in Liguria a suo giudizio?
La riduzione dei costi e una forte attenzione alla legalità e alla trasparenza. Un esempio : l’83 % del bilancio regionale è speso per la sanità che da noi costa € 2.328 cittadino/anno, mentre in Lombardia solo € 1.525 e non solo perché i Liguri sono “più anziani”.
Una domanda che abbiamo rivolto anche ad altri candidati, dissesto idrogeologico e alluvioni, “combatterli” può essere paradossalmente una risorsa?
Certamente. Dopo la cementificazione selvaggia degli ultimi anni rispondere “adesso stiamo fermi” è criminale. È necessario realizzare le opere per la sicurezza del territorio e dei corsi d’acqua, e rendere più semplici, rigorose e trasparenti le norme edilizie. Effettuare la manutenzione ambientale con fondi UE e risorse risparmiate dagli altri settori. Un monitoraggio continuo del territorio utilizzando le attuali tecnologie di rilevamento e ricorrendo all’istituzione del geologo di zona). Aiutiamo concretamente associazioni e privati che vogliono contribuire, gratuitamente, alla salvaguardia del territorio e segnatamente alla pulizia dei rivi. Istituiamo fondi di garanzia a sostegno dei prestiti per investimenti nel risparmio energetico. Ristrutturiamo integralmente il sistema della protezione civile regionale e degli enti locali, oggi costosissimo, inefficace e fonte di sprechi.
Liguria, viabilità e comunicazione. Tav e Gronda spesso monopolizzano il dibattito ma la Liguria ha altre difficoltà oltre il capoluogo. Come vi ponete rispetto alle Grandi Opere ed alle problematiche storiche come quelle annose del Ponente Ligure ?
Premesso che se a monte esiste un sistema di corruzione questo opera sia con le Grandi Opere che con le scuole materne o con i rifugiati politici. La Gronda è necessaria: magari il percorso scelto non è quello a minore impatto ambientale. Ma dobbiamo salvaguardare la salute di chi abita tra Voltri e Sampierdarena. Molto meglio il trasporto su ferro che quello su gomma: quindi sì alla TAV
Turismo e ripresa industriale. Binomio possibile per far fronte all’emergenza lavoro?
Il turismo cresce in tutto il mondo a ritmi maggiori dell’industria. Ma in Liguria deve esserci spazio per entrambe: magari con la Regione che incentiva all’arrivo di nuove imprese.
La spesa sanitaria pro capite in Liguria è la seconda più alta d’Italia. Come si può modificare in meglio questo stato di cose?
Un sogno personale ridare la Sanità allo Stato evitando 22 centri di sprechi, corruzione e incompetenza, che sono gli attuali assessorati regionali alla sanità. Nel frattempo accorpiamo le Asl in un’unica azienda. Diversifichiamo l’offerta fra emergenze e specializzazioni avanzate (concentrate sul territorio) e servizi di base, e strutture per cronici, lungodegenti, riabilitazione, diffusi capillarmente. Informatizziamo le liste d’attesa anche per evitare favoritismi e tagliare i costi. Scegliamo dirigenti e primari esclusivamente con selezioni pubbliche, aperte e non riservate, gestite da commissioni indipendenti. E sempre attraverso commissioni indipendenti ne giudichiamo l’operato.
La percezione che si ha di voi, anche a sinistra, è quella che siate una “destra” liberale e sociale, lontana dal neo-liberismo, e dagli atteggiamenti “livorosi” che alle volte caratterizzano altre realtà del Centro Destra nazionale e la Lega. Vi riconoscete in questa classificazione, mi conceda il termine?
Ci sentiamo liberali e sociali, ma anche libertari sotto molti aspetti. Personalmente vorrei una Destra civile e per bene. Che guardi Cameron e non la Le Pen. Altrimenti Renzi governerà per altri 30 anni.
Nessuna intesa possibile con Toti e il Centro Destra?
Noi abbiamo Idee e Programmi. Da loro riceviamo solo slogans. Sicuramente la chimera del fronte anticomunista non ci ipnotizza: perché Toti e Paita sono due facce della spesa medaglia. Al momento sono molto di più le cose che ci dividono che quelle che ci avvicinano.
In breve perchè si dovrebbe votare Enrico Musso Presidente e Liguria Libera alle prossime regionali?
Perché vogliamo: la Legalità per battere la corruzione e gli affari privati nell’amministrazione pubblica. Efficienza per spendere meglio e meno, liberare risorse e abbassiamo le tasse. Semplicità e trasparenza, perché Cittadini e Imprese tornino al centro. Merito per aprire al confronto e scegliere i migliori progetti e le persone più capaci. Consultazione per governare insieme a chi vive e lavora in Liguria.
Intervista a cura di Piergiorgio Papetti
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