Colin Ward (1924 -2010), oltre a essere stato uno dei principali protagonisti del pensiero anarchico della seconda metà del ventesimo secolo, è stato anche un instancabile osservatore della storia sociale nascosta dell’urbanistica e dell’abitare: alle forme popolari e non-ufficiali di costruzione e manipolazione degli spazi urbani ha infatti dedicato oltre venti libri. Gli interventi raccolti in questa antologia, tradotti per la prima volta in italiano, documentano le sue riflessioni su architettura e urbanistica, condotte con la precisione dello studioso e la passione del militante. Il suo sguardo irregolare e partecipe – in anticipo sui tempi nel connettere architettura ed ecologia – rintraccia i “semi sotto la neve” di una possibile genealogia delle pratiche costruttive alternative, collegando tra loro esperienze e figure tra le più disparate: da Bernard Rudofsky agli scalpellini medievali che costruivano le cattedrali, da Giancarlo De Carlo ai “paesaggi improvvisati” dell’Inghilterra meridionale tra le due guerre, da Walter Segal agli autocostruttori di tutti i tempi. (nota pubblicata dall’editore)
Scheda
Autore Ward, Borella
Editore eléuthera
Titolo Architettura del dissenso
forme e pratiche alternative dello spazio urbano
traduzione di Achille Brambilla e Giacomo Borella
Anno pubblicazione 2016
a cura di Giacomo Borella
pagine 160
prezzo € 14,00
EAN 9788896904909
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