Il Menabò è un web magazine di informazione libraria curato dal giornalista Lorenzo Podestà (tessera n. 110742 dell’Ordine nazionale). Il network promuove la letteratura narrativa e saggistica, in particolare sostenendo la produzione degli editori indipendenti. Promozione delle novità, interviste agli autori, corrispondenze dalle fiere, recensioni e presentazione di libri, rappresentano il cardine dell’attività del Menabò.
Lorenzo Podestà è nato a Chiavari il 4 settembre 1967. Si è laureato all’Università di Genova Facoltà di Lettere e Filosofia
-laurea in Storia 1° livello, indirizzo moderno e contemporaneo, con tesi sull’azione dei carabinieri in via Fracchia a Genova il 28 marzo 1980. Relatore prof. Casarino, correlatore prof. Sinigaglia
-laurea in Storia 2° livello [magistrale], indirizzo medievale, con tesi sull’urbanizzazione di Chiavari (Ge) del X Secolo. Relatrice prof.ssa Guglielmotti, correlatrice prof.ssa Rovere
-laurea in Filosofia 2° livello [magistrale], con tesi sul processo alle streghe di Triora del 1587. Relatore prof. Rossi, correlatore prof. Arecco
Ha collaborato con le testate giornalistiche Entella TV e Il Nuovo Levante prima di approdare a Menabò News, del quale è stato direttore responsabile. Ha inoltre collabotato con gli editori Stampa Alternativa di Viterbo, F.lli Frilli di Genova, il Maestrale di Nuoro, Cooperativa libraria universitaria di Genova, rappresentandoli alle fiere di settore, tra cui il Salone del libro di Torino (Frilli editori), Più libri più liberi di Roma (Egig Clu), Pisabookfestival (il Maestrale) ecc.
Pubblicazioni di Lorenzo Podestà
–-Dalla croce alla stella. Novembre 1969: i fondatori delle Brigate Rosse nei locali della curia vescovile Coautrice la giornalista Maria Vittoria Cascino
–– Annamaria Ludmann. Dalla scuola svizzera alle Brigate Rosse
-Agenda satirica de il Menabò edizione 2012 (autori vari)
Per caso ho scoperto che il Menabò continua ad essere pubblicato e che il giornale, in continuità con la prima linea editoriale, mantiene una pagina dedicata alle vicende politiche della Riviera Ligure.
Come privato cittadino , che vorrebbe mantenere l’anonimato , propongo che venga aperta una discussione aperta ai cittadini sulla colmata(ina) di Lavagna in quanto ad oggi non vi è ancora questa possibilità . Tutto ruota sui quotidiani locali i quali riportano le considerazioni dell’Amministrazione di Lavagna e delle varie componenti politiche , ambientaliste ,ecc . Ognuno porta l’acqua al proprio mulino e non sempre le informazioni sono corrette , forse ad arte, creando così ,se possibile, ancora più confusione anche riferita al costo finale dell’opera che dovrà essere pagata per tutta la vita dagli utenti .
Mi sembra corretto che i cittadini possano esprimere le loro idee ed eventualmente ricevere delle risposte qualora fosse richiesto. Il titolo potrebbe essere : La colmata(ina) sul fiume Entella : la parola ai cittadini del Tigullio .”
Ed ora una mia considerazione relativa ai due argomenti pubblicati sul Menabo : Fossati, congedo fra i liquami – La colmatina depuratore di Iren
Se La Barbera è così sicuro (come Fossati) che con la colmata(ina) non ci saranno dei problemi allora perchè Vaccarezza vuol fare ulteriori e costosi accertamenti/studi?
Se Vaccarezza non si fida perchè dovremmo fidarci noi cittadini ?
-“Il commissario fa anche sapere che «La gara d’appalto comprenderà anche la realizzazione della nuova colmatina alla foce dell’Entella, per la quale è stata redatta una valutazione tecnica dallo studio La Barbera secondo cui le caratteristiche del progetto ne garantiscono la compatibilità idraulica rispetto al deflusso e alle piene dell’Entella e non provocano influssi negativi sulle correnti marine o fenomeni di erosione della costa»
– Solo su un punto, invero dirimente, il sindaco non ostenta certezze: il tema della sicurezza. Chiede che gli studi preliminari diano «garanzie certe per l’incolumità dell’ambiente e delle persone». Prima di contribuire alla stesura del progetto definitivo Vaccarezza vuol garanzie che ad oggi non vi sono. Manca dunque il presupposto essenziale, l’avallo tecnico che opposizione, ambientalisti, grillini e Comune di Chiavari esigono.
colonia fara
Un tempo su questo sito si trovavano vivaci dibattiti ora di fronte a pratiche quali Fara, Costruzioni a Sampierdicanne su terreni della moglie del Vice Sindaco, PUC in corso … nemmeno una parola……
Si vede che chi scriveva qua ora ha occhi e bocca chiusi o sta dormendo
@silenzio stampa. Hai perfettamente ragione, ma chi faceva da catalizzatore era il direttore Lorenzo Podestà che ogni settimana pubblicava un editoriale sul quale generalmente piovevano interventi.
Ora é da parecchie settimane che il Direttore non interviene, scelta editoriale o rassegnazione sulla pochezza della classe politica chiavarese.
L’ ultimo Consiglio Comunale a Chiavari da questo punto di vista é stato una delusione, forse per l’avvicinarsi delle vacanze o per l’ avvicinarsi della prossima tornata amministrativa.
Gentile Gianfranco, la ringrazio per il ruolo di «catalizzatore» che mi attribuisce. In questi anni del Menabò ho fatto la mia parte, come altri. Ora scrivo meno e, soprattutto, seguo meno le vicende politiche rivierasche. Come ho avuto modo di spiegare tempo fa, la quotidianità giornalistica – specie on line – alla lunga inchioda ad un livello di inevitabile “superficialita”. La cronaca incalza, occorre seguirla scrivendo notizie una via l’altra senza alcun approfondimento. E per farlo si rinuncia spesso all’inchiesta, unica direttrice che a mio parere giustifichi e qualifichi – parlicolarmente in quest’epoca in cui tutti scrivono sui social network – la figura del giornalista. Per ora il Menabò resterà com’è oggi, un notiziario di informazione letteraria indipendente. Domani potrebbe mutare ancora. Se vi saranno le condizioni, mi piacerebbe creare un giornale che parli della Riviera non solo in ambito politico. Vedremo.
…..E perché non promuove, invece, una “roundtable on the weeb” su di un testo, un saggio, un libro che, a suo giudizio, potrebbe interessare e coinvolgere i lettori del suo giornale ? Secondo me potrebbe rappresentare una palestra culturale – se mi passa la terminologia un filino azzardata – che potrebbe risvegliare non pochi interessi culturali, appunto…..
Ciò detto…non mi giudichi un suo presuntuoso lettore che si permette addirittura di segnalarle la necessità di un mutato indirizzo culturale, cosa che evidentemente non mi compete, né mai mi permetterei di suggerirle. Se mai un contributo per arricchire il suo “Menabò” di una rubrica nella quale più di un suo lettore potrebbe esprimere il suo giudizio, portare il suo contributo e – in definitiva – accrescere, molto probabilmente, l’interesse per l’informazione letteraria indipendente.